Da quando la Chiesa Avventista italiana, con tutte le organizzazioni afferenti, ha ritenuto necessario dare conto delle proprie attività e del senso della sua presenza il Bilancio Sociale ha esplorato le diverse sfaccettature dell’attività diaconale e di evangelizzazione. Con l’edizione del Bilancio 2021 ci siamo resi conto che una componente importante di queste attività è la rete di relazioni che intratteniamo, in molti casi da decenni.
Con la pandemia queste relazioni si sono ulteriormente sviluppate e sono nate nuove relazioni. Per questo motivo abbiamo immaginato che potesse essere utile e importante, prima di tutto per noi e poi per chi ci è vicino come anche per chi non ci conosce, rappresentare questa realtà e il lavoro che comporta. Abbiamo quindi impostato il Bilancio Sociale 2021 in modo da dare conto di quante fossero, di come vivessero, di quanto pesassero in termini di risorse e di tempo le azioni tese a imbastire le nostre reti relazionali (Cfr. La Missione nella Rete 1 – Costruire relazione per operare il bene). Con l’edizione del Bilancio che avete tra le mani (La Missione nelle Rete 2) ci siamo prefissati l’obiettivo di illustrare l’impatto che queste relazioni, vecchie e nuove, hanno avuto sulla nostra attività per l’anno che si è chiuso. Il Bilancio 2021 è stato corredato da dati, informazioni tecniche e numeriche che abbiamo cercato di rendere quanto più possibile leggibili e visivamente attraenti, per quanto l’impresa non fosse semplice. Sotto questo profilo il Bilancio 2022 risulta sicuramente più coinvolgente e più piacevole per il taglio raccontato e più immediatamente rappresentabile con immagini e grafica.
Le due edizioni sono quindi complementari e possono essere lette in modo collegato. Ci auguriamo che il lavoro possa incontrare la vostra approvazione e renda tangibili gli sforzi compiuti nel raggiungimento del mandato evangelico.
Introduzione
“Nessuno lavora per sé stesso” diceva Sant’Agostino nel suo commento al Salmo 125. Gesù asserisce: 1 “Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge e i profeti.” Per il cristiano, ma non solo, l’altro è sempre un interlocutore, il destinatario dell’azione e dell’impegno profuso nel vivere la vita. In modo più laico Aristotele, nel IV secolo avanti Cristo formula il concetto con l’affermazione 2 “l’uomo per natura è un essere socievole”, riconoscendo che senza relazioni, rapporti e interazioni con gli altri l’essere umano è in difficoltà. Le restrizioni imposte per prevenire la pandemia dovuta al Covid-19 hanno reso tangibile e quanto mai evidente, se ce ne fosse stato bisogno, che lo stare insieme agli altri è una componente vitale della nostra esistenza. Alcune correnti della psicologia e della neuroscienza sostengono che lo sviluppo dell’identità è correlata alla nostra interazione sociale.
Per questo motivo lo scopo del Bilancio Sociale dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno per il 2021 e il 2022 è stato quello di rappresentare la dimensione relazionale e di rete intessuta dalle organizzazioni della Diaconia Avventista nel perseguimento della missione della chiesa. In particolare, possiamo essere soddisfatti per alcuni progetti che descriviamo in queste pagine come esempi di sviluppo delle relazioni e delle potenzialità insite nel lavorare in rete e collegandosi con gli altri. Questi percorsi ci hanno permesso di orientare il nostro sguardo sui giovani e la loro ricerca di benessere (progetto Non darti pensiero per me), sull’ambiente (progetto Eco-comunità), sulla salute dei bambini nelle famiglie, in particolare quelle con risorse economiche limitate (progetto Nutridono), sul contrasto al gioco d’azzardo patologico (progetto Se questo è un gioco). Questi progetti e molti altri che, in modo più sintetico, riportiamo in questo resoconto, sono collegati alla nostra identità di chiesa che da sempre è impegnata nella valorizzazione della vita, nel coltivare la speranza perché è ciò che ha inteso come elemento determinante nel progetto di Dio per l’umanità descritto nella Bibbia.
Noi continuiamo a nutrire la speranza perché, senza ignorare le realtà dolorose e difficili del quotidiano che incontriamo sul piano individuale e collettivo, siamo convinti che il Signore dell’Universo abbia predisposto un finale fantastico ed emozionante per questa storia nella quale siamo tutti protagonisti e nella quale ci vuole tutti coinvolti. Sarà veramente un finale di stagione emozionante della serie “Dal paradiso perduto al paradiso ritrovato”.
L’epilogo che tutti aspettiamo di “nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia”.
In questi giorni scopriamo di essere fragili e precari, di avere molte meno certezze di quante ne vorremmo e spesso si parla di Apocalisse per identificare un futuro pieno di insidie e minacce. Ricordiamo qui però che il significato reale del termine Apocalisse non è “catastrofe” o “cataclisma” ma “rivelazione” e l’oggetto della rivelazione dell’ultimo libro della Bibbia è l’apoteosi del bene. Il trionfo di Dio sulle tragedie dell’umanità. Nel nostro piccolo desideriamo condividere questo ottimismo in tutte le forme che possono essere efficaci e impegnarci a favorire questo epilogo.
1 Matteo 7:12
2 Politica I, 2, 1253a
Non darti pensiero per me
I protagonisti raccontano il progetto “Aff-amarsi” della Fondazione Vita e Salute
Il progetto è nato nel 2022 come dispositivo a supporto del raggiungimento degli obiettivi del tavolo “Insieme per la Salute” costituito nel 2020 da una serie di organizzazioni che hanno deciso di unire le forze per co-progettare e riflettere sui temi della salute, in particolare dell’obesità giovanile.
La Fondazione Vita e Salute, cogliendo la proposta, ha avviato l’esplorazione della problematica dal punto di vista psicologico e sociale, studiando un approccio che potesse coinvolgere i ragazzi che vivono nel contesto sociale post-pandemico.
La genesi del progetto
Il direttore della Fondazione Vita e Salute, Leonardo Lega, ci spiega: «Tutto parte da un’esperienza virtuosa, frutto della collaborazione nel 2019 con il Consultorio “La Famiglia” di Fano, in occasione del progetto “Dis-play”, azione per il contrasto all’autoisolamento sociale sostenuta dall’8xmille della Chiesa Avventista. In quell’occasione abbiamo conosciuto le dottoresse Cristiana Santini e Paola Turroni con le quali ci siamo trovati subito in sintonia circa l’approccio integrato tra scrittura creativa e dialogo per sviluppare il progetto Aff-Amarsi. L’obiettivo era quello di ricercare nuovi modi di coinvolgere i ragazzi su temi rilevanti, portandoli a comprendere cosa si nasconde per loro dietro le parole “salute”, “benessere” e “felicità”, utilizzando il linguaggio dell’arte».
Il percorso
«Nel percorso, durato 3 weekend, abbiamo coinvolto 11 ragazzi tra i 15 e i 18 anni, provenienti da luoghi diversi» riporta Cristiana Santini, psicoterapeuta, esperta di relazioni familiari «per ragionare insieme a loro sui concetti di nutrizione, alimentazione, cibo e stile di vita sano, cercando gli inganni del linguaggio che ostacolano i comportamenti efficaci al proprio benessere. I giovani partecipanti sono stati sollecitati a svolgere un lavoro di problematizzazione e recupero della parola per indagare il rapporto particolare che questa generazione ha con l’informazione, con le parole e con l’immagine del benessere. Rapporto, questo, influenzato soprattutto dalla centralità che hanno i social nelle loro vite».
I risultati
«Oltre al podcast» ci spiega il regista Roberto Orazi «durante i 3 weekend abbiamo ripreso i lavori del gruppo di ragazzi con le loro consulenti e le esperienze. I dialoghi e i loro propositi sono confluiti nel documentario di 48 minuti intitolato con le parole di uno di loro, “Non darti pensiero per me”, nel quale sono raccolti gli interventi che gli stessi hanno deciso di consegnare ai loro coetanei e alla comunità educante a testimonianza della loro esperienza sul tema».
Eco-Comunità
Un impegno per la salvaguardia del creato
Il progetto “Eco-comunità” è promosso dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) e nasce da una proposta della “Commissione Globalizzazione e Ambiente” (GLAM) per alimentare la riflessione teologica e generare la consapevolezza di essere creature tra le creature al fine di alleggerire il carico ambientale delle proprie attività.
La Chiesa Avventista, grazie al rapporto coltivato negli anni con le altre confessioni religiose, dal 2006 è diventata membro osservatore della FCEI, aderendo anche alla GLAM con la designazione di un suo rappresentante.
L’iniziativa
«Consiste in una serie di attività di sensibilizzazione che prevedono il coinvolgimento delle singole persone delle chiese protestanti» spiega Francesca Evangelisti, rappresentante della GLAM per la Chiesa Avventista «che hanno espresso interesse e disponibilità a ridurre l’impronta ecologica della propria chiesa, sia attraverso la predicazione e l’insegnamento sia attraverso le buone pratiche. Per facilitare la verifica delle azioni possibili è stata preparata una lista di 40 proposte suddivise in paragrafi: culto, educazione e diaconia, amministrazione, acquisti, usi dell’energia, mobilità e rifiuti. Diventare eco-comunità è, infatti, un modo per dare credibilità ad un annuncio di impegno per la salvaguardia del creato e per connettersi a quanti già da qualche decennio hanno attivato progetti e indotto riconoscimenti legislativi a favore di produzioni e consumi equi e sostenibili».
Un impegno per il futuro
La formula della eco comunità ha il pregio di accompagnare con la gradualità necessaria l’assunzione di impegni nella chiesa, possibilmente anche collegandosi alle reti del territorio. Il percorso, quindi, risulta essere un impegno serio e necessario, per tutte quelle comunità che hanno deciso di aderire. Sono stati previsti tre diplomi, da conferire in base al livello di impegno della singola comunità: “in conversione”, “in stato di avanzamento” e “sostenibile”.
Sono tre le sfide principali che la GLAM ritiene di attuare con urgenza in questo primo secolo del III millennio: la transizione energetica e alimentare, l’abbandono di un modello di produzione usa e getta a favore di beni durevoli che non generano rifiuti, con modalità di accesso e non proprietaria e infine una generale riforestazione del pianeta. Obiettivi che soltanto insieme sarà possibile raggiungere.
La realtà italiana
«L’obiettivo del progetto è quello di riuscire a coinvolgere più membri e chiese possibili» conclude Francesca Evangelisti. «Attualmente in Italia sono circa 60 le comunità protestanti che hanno deciso avviare un percorso di trasformazione delle abitudini energetiche e di consumo. Operare nella rete a cui fa capo la FCEI è certamente un vantaggio. Gli obiettivi raggiunti fin qui sono dipesi molto dalla facilità dell’approccio con le comunità che, riconoscendo la rete e il suo valore, accolgono quasi sempre il progetto proposto».
Nutridono
L’app che nutre le famiglie a basso reddito
Può un’app nutrire il futuro? Sì! Si chiama Nutridono ed è il progetto che ADRA sta sviluppando insieme a Fondazione Comitans.
Il bisogno a cui questa applicazione web vuole dare risposta è quello della povertà alimentare, in crescita nel mondo e in Italia. Nutridono contribuisce, infatti, a un’equa accessibilità alimentare per le famiglie a basso reddito e per le persone che ricevono aiuti alimentari dalle strutture caritative sui territori.
Quasi
milioni
di italiani costretti a chiedere aiuto per mangiare
Una guida affidabile e a portata di mano
L’app Nutridono nasce per sostenere in modo concreto, facile e immediato i volontari degli enti del terzo settore che si occupano di distribuire aiuti alimentari alle famiglie che vivono in situazione di povertà, in particolare con madri e bambini vulnerabili. Spesso realizzare il pacco alimentare nutrizionalmente più sano ed equilibrato possibile, ossia adeguato alle reali esigenze di chi lo riceverà, non è semplice.
Oltre
mila
bambini sotto i 15 anni bisognosi di assistenza per cibarsi
Obiettivi ben precisi
Nutridono è stata realizzata con lo scopo di formare e di supportare i volontari degli enti del terzo settore nel momento in cui distribuiscono alle famiglie il pacco alimentare, in modo da poter selezionare gli alimenti nutrizionalmente più adeguati alle specifiche esigenze. A partire da quelle delle mamme e dei bambini. Questo metodo di lavoro ha inoltre l’obiettivo di generare o rafforzare la consapevolezza delle famiglie in difficoltà socio-economica in merito all’importanza di una nutrizione adeguata per la salute. Infine, quello che potremmo definire un macro-obiettivo da consolidare nel lungo periodo, è portare all’attenzione del sistema di distribuzione alimentare la consapevolezza di dover garantire una alimentazione di qualità a favore del benessere dei beneficiari.
Quasi
mila
di italiani costretti a chiedere aiuto per mangiare
A che punto siamo
Il 2022 è stato dedicato allo sviluppo tecnologico di Nutridono necessario ai volontari delle organizzazioni, già accreditate alla distribuzione alimentare, per la preparazione di pacchi alimentari di valore, nello specifico per le mamme in gravidanza e i loro bambini. Il progetto Nutridono prevede la sperimentazione in 10 centri caritatevoli per valutarne efficacia e impatto. Si tratta di un passo importante verso un futuro in cui la tecnologia potrà essere utilizzata per migliorare l’attività dei volontari, ottimizzando la composizione dei pacchi anzitutto per le mamme in gravidanza e i bambini che vivono in condizioni sociali precarie. Al contempo verranno raccolti i dati sugli alimenti mancanti e di rilevante importanza nutrizionale che verranno condivisi con le realtà del terzo settore che compongono pacchi alimentari in tutta Italia.
Se questo è un gioco
«Non avevo più una vita mia. Ero come un burattino e il gioco era il mio Mangiafuoco». Questa la confessione di uno dei molti ex giocatori d’azzardo che hanno deciso di condividere la propria esperienza di gioco patologico come testimonianza utile per chi si trova a vivere nella trappola dell’azzardo. Giocatori e giocatrici,
ma anche familiari.
Testimonianze preziose che hanno contribuito a realizzare la missione di Se questo è un gioco, il portale che intercetta online il giocatore d’azzardo (problematico o a rischio di dipendenza).
Se questo è un gioco, infatti, avvia il giocatore, ma anche il semplice cittadino, in un percorso di consapevolezza, frutto di conoscenza e di corretta informazione. Una informazione capillare e responsabile, perché frutto del confronto con i migliori esperti e della verifica delle fonti.
Per questo motivo Se questo è un gioco rappresenta l’unico luogo digitale (e molto reale) in Italia, dove trovare una panoramica completa e sempre in aggiornamento del fenomeno dell’azzardo, in tutte le sue dimensioni: sociale, economica, sanitaria, giuridica, culturale ed educativa.
Se questo è un gioco mette a disposizione il collegamento con i Servizi per le Dipendenze Territoriali (Ser.D) a cui è dedicata un’apposita pagina web in continuo aggiornamento, oltre a un servizio di chat online e ai canali social (Facebook e Instagram). In questi luoghi digitali si instaura un dialogo con gli utenti che inviano domande, richieste di aiuto e di informazione.
Se questo è un gioco è uno strumento utile per i familiari e per chi deve aiutare chi vive il dramma dell’azzardo. Sappiamo infatti che l’azzardo coinvolge nel cerchio caldo del proprio disagio circa 8 persone, oltre il giocatore.
Il volume di denaro giocato in Italia nel 2021 è aumentato del 21%, attestandosi sul valore di 111,17 miliardi di euro, facendo segnare un nuovo record storico. Giova ricordare che il dato del 2020 era stato profondamente influenzato dalla pandemia e dalle chiusure al gioco fisico imposte per limitare la diffusione del Covid-19. Nell’arco di appena 12 mesi la Raccolta è pertanto tornata ai livelli pre-pandemici – furono 110 i miliardi di euro giocati nel corso del 2019 – ma, come vedremo, con una ripartizione diversa fra gioco fisico e gioco online.
Tabella a IX. 30 - Raccolta, Vincite, Spesa, Erario
Anno
Raccolta
Vincite
Glossario
Per “Raccolta” si intende l’ammontare complessivo delle puntate effettuate dalla collettività dei giocatori. La “Spesa” corrisponde alle perdite dei giocatori ed è data dalla differenza tra “Raccolta” e “Vincite”. Corrisponde inoltre al “Ricavo” della filiera (al lordo delle somme destinate all’Erario). L’“Erario” costituisce l’ammontare totale dell’imposizione fiscale e del differenziale residuale tra Raccolta, Aggi e Vincite dei giochi che entra nelle casse pubbliche.
Fonte: Pandemia da azzardo
Se questo è un gioco
nasce dalla sinergia tra Fondazione Adventum e Avviso Pubblico, l’associazione che collega ed organizza gli amministratori locali (Comuni, unioni di comuni, Città metropolitane, Province e Regioni) che si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori. Avviso Pubblico è periodicamente audita da diverse commissioni parlamentari di inchiesta, tra cui quella sul fenomeno delle mafie e del gioco d’azzardo.
Tavolo Insieme per la Salute
Era il 26 ottobre 2020 quando si è tenuta una videoconferenza indetta dalla Chiesa Avventista dal titolo “Insieme per la salute”. Un primo incontro per ragionare su come rispondere ai nuovi problemi derivanti dall’emergenza Covid-19 e non solo.
Il tavolo di coprogettazione, nato da questo primo incontro, ha deciso di dedicare le proprie energie in interventi con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema dell’obesità giovanile.
Giuseppe Cupertino, pastore della Chiesa Avventista e coordinatore della Diaconia Avventista, in proposito riferisce: «La Chiesa Avventista ha investito molto su questo tavolo di lavoro perché consapevole che lavorare in rete, condividendo risorse e competenze, favorisce il raggiungimento degli obiettivi. I 41 partecipanti delle 29 organizzazioni aderenti si sono incontrati per formulare una progettualità condivisa in grado di rispondere alle nuove istanze emerse durante la pandemia».
Un primo risultato è stata la stesura di un manifesto condiviso, con la funzione di orientare le attività future della rete:
1
Lavorare con le istituzioni per disegnare nuove strategie e soluzioni per il contrasto all’obesità.
2
Adottare e diffondere tali soluzioni per ridurre e migliorare la salute delle persone.
3
Misurare e raccontare l’efficacia degli interventi per permette di mantenere alto l’ingaggio di tutti gli stakeholder (beneficiari e partner) nel lungo periodo.
4
Essere presenti presso i beneficiari.
5
Essere sia portatori di bisogni che comunità educante. Per questo bisogna privilegiare soluzioni che creano momenti di ascolto, confronto e co-progettazione alla pari.
6
Disegnare soluzioni che rispondano ai bisogni, facilitino nuove relazioni e rinforzino quelle deboli, per costruire comunità motivanti.
Un altro importante risultato del tavolo è stata l’organizzazione di un BarCamp. Guglielmo Apolloni, coordinatore dei lavori del tavolo ed esperto di cooprogettazione, per conto di Social Seed, spiega: «si tratta di una non-conferenza con un format innovativo in cui il contenuto dell’evento è influenzato e creato da chi partecipa. Oltre ai rappresentanti delle organizzazioni partecipanti al tavolo e non solo, erano presenti tre ospiti che hanno portato il loro punto di vista e le loro competenze sul tema salute, obesità e relazioni sociali: Cecilia Bartolucci, presidente e fondatrice di Fondazione Comitans e ricercatrice del CNR, Giovanni Varrasi, docente presso la Facoltà di medicina di Firenze e psicoterapeuta e Alessia Mantovani, di “Sport senza frontiere”».
Il lavoro di coprogettazione in rete e gli eventi di formazione hanno portato alcune organizzazioni allo sviluppo di linee progettuali dedicate alla realizzazione del dispositivo “Podcast”, che ha visto il coinvolgimento diretto di gruppi di ragazzi provenienti dalle scuole coinvolte, di cui rendiamo conto altrove in queste pagine.
Come dice Sara Lauro, facilitatrice di percorsi di innovazione sociale, che ha coordinato le attività del tavolo, «Il gruppo di lavoro che seguiamo dal 2021 è affiatato, collaborativo, aperto al dialogo e con forte spirito di innovazione e non perde mai di vista il senso della propria visione. Questo ha reso la nostra collaborazione un’esperienza positiva, edificante e stimolante».
Molto è stato fatto e molto resta ancora da fare. Per questo, il Tavolo “Insieme per la salute” continua a lavorare in rete e a porsi degli obiettivi per raggiungere il traguardo: il benessere dei più giovani.
Sezione Organizzazioni
Del Settimo Giorno per ricordarci che Dio ha scelto un giorno per riconoscere la sua autorità sul mondo. Dedichiamo il tempo di questa giornata particolare, ma non solo, a vivere e condividere il Suo progetto di bene per l’umanità. Per questo motivo, il sabato interrompiamo il flusso dalle attività ordinarie per partecipare, in assemblea, alla celebrazione comune, per rivolgere al prossimo l’attenzione e la cura insegnati da Gesù Cristo.
Il movimento avventista sorge negli Stati Uniti di America intorno alla metà del XIX secolo, dal solco tracciato dalla riforma protestante e si organizza come Chiesa nel 1863. Fin dalle origini la Chiesa avventista promuove numerose attività in ambito religioso, sociale, sanitario, educativo, culturale, secondo la comprensione della volontà di Dio espressa negli insegnamenti della Bibbia, considerata l’unica regola di fede.
Le prime testimonianze relative alla presenza di avventisti in Italia risalgono al 1864. Annoverata fra le confessioni cristiane acattoliche fin dal 1929, nel 1978 la Chiesa Avventista italiana è stata riconosciuta come ente di culto, con Decreto del Presidente della Repubblica del 13/04/78, ai sensi della legge del 1929. Nel 1986 ha sottoscritto con il Governo Italiano un’Intesa, secondo le disposizioni dall’articolo 8 della Costituzione della Repubblica, Intesa successivamente convertita nella legge n. 516 del 22/11/1988. Con l’Intesa la Repubblica Italiana “garantisce alla Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno l’autonomia e la libera organizzazione, secondo i propri ordinamenti, nonché la libera nomina dei propri ministri di culto e missionari”.
Chiesa: in quanto comunità di persone chiamate alla fede.
Cristiana: perché abbiamo Gesù Cristo come centro della nostra dimensione di credenti.
Avventista: perché attendiamo il Secondo Avvento di Gesù Cristo, il Suo ritorno sulla terra che metterà fine alla sofferenza e alla morte.
La storia
1863
A Battle Creek (Michigan, USA) nasce la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno
1864
Nelle Valli Valdesi si converte Caterina Revel, prima avventista europea
1884
Viene costituita la prima Chiesa avventista a Napoli con 10 fedeli
1885
Viene costituita la prima Chiesa avventista a Torre Pellice (TO) con 30 fedeli
1925
A Montaldo Bormida viene costruito il primo luogo di culto avventista di proprietà
1929
Viene costituita l’Unione italiana delle Chiese Avventiste
1978
L’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno è riconosciuta come ente di culto
1986
Viene firmata l’Intesa con il Governo italiano, trasformata dal Parlamento in legge dello Stato, nel 1988 (legge n. 516).
I Valori
I valori ai quali si attiene chi offre il proprio servizio nella chiesa avventista e nelle organizzazioni correlate
I valori che ispirano l’azione di tutti coloro che operano in nome e per conto della Chiesa Avventista sono ricavati dall’insegnamento di Gesù Cristo: amare Dio e amare il proprio prossimo. Essi sono formulati nell’elenco che segue:
1
Avere cura, in modo regolare e significativo, della propria relazione con Dio e di quella con la propria famiglia.
La chiesa nel mondo
La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno nel mondo
Nata negli USA ufficialmente nel 1863 con 200 membri, oggi è diffusa in quasi tutto il mondo. Il numero di avventisti nel mondo è significativamente aumentato negli ultimi anni, passando dai 19 milioni del 2015 ai quasi 22 milioni del 2022.
21.614.231 nel 2021
La chiesa in Italia
La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in Italia
In Italia, la Chiesa Avventista è una chiesa multietnica con oltre 89 nazionalità differenti. Oltre ai membri italiani sono molto numerose le comunità rumene, ghanesi e latino-americane. Rimane sostanzialmente invariato il numero dei simpatizzanti così come quello dei membri adulti battezzati rispetto alle annualità precedenti.
L’organizzazione e la struttura
della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno
L’organizzazione della Chiesa avventista riflette la tradizione “sinodale” protestante. Cioè nella vita ecclesiale l’autorità ultima è affidata all’assemblea dei fedeli, con livelli rappresentativi determinati progressivamente in base all’atto costitutivo dell’organo di rappresentanza.
Nella Chiesa locale l’autorità deliberativa è affidata all’assemblea di tutti i membri che ne fanno parte. L’attività ordinaria viene delegata ad un comitato, eletto dall’assemblea e presieduto dal pastore o, in sua assenza, da un laico scelto sempre dall’assemblea per ricoprire l’incarico di anziano. Ogni membro di chiesa è membro dell’assemblea con diritto di voto. Si diventa membri di una chiesa avventista locale dopo aver ricevuto il battesimo ed aver rivolto alla chiesa della quale si intende far parte una richiesta di accoglimento che l’assemblea deve votare.
Le chiese locali di un determinato territorio sono riunite in un organismo che, a seconda della consistenza numerica, del territorio e della storia amministrativa, può essere una “Federazione” o “un’Unione” di chiese. L’autorità deliberativa di questo organo amministrativo è affidata ad un’assemblea, composta dai pastori e dai delegati scelti dalle chiese. L’assemblea si costituisce ogni tre anni per le federazioni, ogni cinque per le unioni.
Come nella chiesa locale essa delega l’attività amministrativa, tra una convocazione dell’assemblea e l’altra, ad un comitato che viene eletto durante la sessione stessa. I quasi 22 milioni di fedeli avventisti nel mondo (tutti professanti in quanto l’adesione alla chiesa avviene su base volontaria, tramite richiesta rivolta all’assemblea della chiesa locale – cfr. paragrafo precedente) sono organizzati in 168.272 chiese e gruppi che si incontrano almeno una volta alla settimana. Queste comunità fanno capo a livello territoriale a 138 Unioni nel mondo.
Queste Unioni eleggono i delegati che vanno a comporre l’assemblea (o sinodo) mondiale della Chiesa Avventista denominata Conferenza Generale. Tale assemblea è l’istanza alla quale viene affidata, fin dagli inizi della costituzione della Chiesa Avventista, la decisione ultima in materia di fede e di amministrazione della chiesa.
L’assemblea della Conferenza Generale si riunisce in sessione plenaria ogni cinque anni e a sua volta elegge un comitato al quale viene affidata l’amministrazione della chiesa mondiale tra una sessione e l’altra. Gli uffici amministrativi della Conferenza Generale si trovano negli USA.
"Si diventa membri di una Chiesa Avventista locale dopo aver ricevuto il battesimo..."
Struttura della Chiesa Avventista
Chiesa Locale
Assemblea di tutti i membri
Federazione o Unione
Organismo composto dalle chiese locali di un determinato territorio.
Conferenza Generale
Assemblea (o sinodo) composta dai delegati di tutte le Unioni nel mondo.
La nascita della Chiesa Avventista in Italia
Come abbiamo visto (cfr. paragrafo “La storia”), in Italia la prima chiesa locale è stata costituita a Napoli nel 1884 ma si hanno notizie della presenza di avventisti fin dalla seconda metà del 1800. In quanto entità amministrativa l’Unione italiana viene costituita dal 1° gennaio 1929 e in quello stesso anno la Chiesa Avventista è annoverata fra i culti ammessi. Secondo l’ordinamento avventista l’attività ecclesiastica è imperniata sulla figura del pastore e su una serie di servizi che descriviamo di seguito.
Nota: I servizi dell’anello non sono sempre presenti in tutte le chiese ma possono essere attivati a seconda delle strategie della chiesa locale.
Avere cura, in modo regolare e significativo, della propria relazione con Dio e di quella con la propria famiglia.
L’Attività Pastorale
L’organizzazione della Chiesa avventista riflette la tradizione “sinodale” protestante. Cioè nella vita ecclesiale l’autorità ultima è affidata all’assemblea dei fedeli, con livelli rappresentativi determinati progressivamente in base all’atto costitutivo dell’organo di rappresentanza.
L’attività dei pastori è supportata dalla collaborazione di numerosi volontari laici che offrono il proprio contributo alla vita della Chiesa: ogni comunità è organizzata per avere al suo interno vari servizi. Il pastore assicura la supervisione di questi servizi. Insieme a lui lavorano i suoi più stretti collaboratori: gli Anziani di chiesa. Il pastore presiede il Comitato di chiesa che vede la partecipazione degli Anziani e dei dirigenti dei vari servizi e ministeri assicurati dalla chiesa locale.
Tra le attività principali, oltre alla formazione religiosa dei bambini, degli adolescenti, dei giovani e degli adulti, trovano uno spazio rilevante le attività diaconali che caratterizzano la missione della chiesa: condividere la fede e sostenere i deboli e i fragili con azioni umanitarie e sociali. Un coinvolgimento che genera stimoli e motivazioni essenziali nel perseguimento di uno stile di vita capace di valorizzare i principi della Chiesa Avventista, ovvero sostenere tutte le dimensioni dell’esistenza umana: spiritualità, relazione sociale, sviluppo fisico e intellettivo.
Le attività pastorali svolte in Italia nel 2022
Visite pastorali
21.218 nel 2021
Rispetto al 2021 si segnala una diminuzione di 1.827 visite annue (-8,61%)
Le visite pastorali a persone o nuclei familiari della comunità sono focalizzate all’incontro, al dialogo, alla condivisione delle proprie emozioni e dell’esperienza di fede. Rappresentano inoltre un’occasione meditativa e di incoraggiamento per le situazioni di complessità e disagio.
Visite missionarie
5.561 nel 2021
Rispetto al 2021 si registra una diminuzione di 260 visite annue (-4,68%)
Le visite missionarie a persone o nuclei familiari sono dedicate all’ascolto, al dialogo e quando necessario all’aiuto concreto, con interventi anche nelle carceri. Le visite missionarie sono rivolte a persone che non fanno parte della comunità dei fedeli, quindi esterne alla Chiesa. Lo scopo è aprire un dialogo su temi e valori che la persona può voler recuperare o affrontare, instaurando una relazione.
Incontri di formazione e seminari
2.561 nel 2021
Rispetto al 2021 si segnala una diminuzione di 583 incontri (-22,72%)
Attraverso momenti di incontro si affrontano tematiche relative alla religione, all’accoglienza, ai problemi quotidiani come la salute, l’alimentazione, la gestione del tempo e del denaro.
Predicazioni e riflessioni bibliche
6.489 nel 2021
Rispetto al 2021 si segnala una diminuzione di 1.827 visite annue (-8,61%)
Rappresentano le attività svolte nelle comunità o nei gruppi familiari, per confrontarsi, riflettere ed esplorare la dimensione religiosa.
Le attività pastorali svolte in Italia nel 2021
Altri tipi di riunioni
8.186 nel 2021
Rispetto al 2021 si registra un aumento di 249 incontri (+3,04%)
Sono le riunioni che comprendono l’amministrazione della Chiesa, gli incontri organizzativi, il dialogo con le altre religioni e i ritiri spirituali.
Lezioni di catechismo (Formazione biblica)
6.190 nel 2021
Nel 2022 hanno partecipato agli studi 11.064 persone. In media, un pastore ha avuto 2,14 interlocutori per ogni lezione.
Gli incontri di catechesi riguardano argomenti biblici, organizzati in base ad una logica progressiva. L’approccio è conoscitivo: il pastore cerca di rispondere al bisogno manifestato dal proprio interlocutore. Lo studio della Bibbia, infatti, è un momento di apprendimento ma anche di riflessione intima per la persona che ascolta.
I valori guida e la missione
La nostra è una Chiesa:
...che dà a chi ha bisogno.
Grazie alle donazioni dei propri fedeli e ai fondi dell’8xmille destinato dai contribuenti italiani alla Chiesa Avventista, ogni anno realizziamo numerosi progetti su tutto il territorio nazionale e internazionale.
...che difende i diritti umani a livello locale, regionale, nazionale e mondiale
Grazie alle donazioni dei propri fedeli e ai fondi dell’8xmille destinato dai contribuenti italiani alla Chiesa Avventista, ogni anno realizziamo numerosi progetti su tutto il territorio nazionale e internazionale.
...che porta la speranza.
La speranza-certezza della soluzione definitiva dei problemi dell’umanità ci rende dei credenti ottimisti, impegnati, attenti ai valori etici, alla cura del creato e alla tutela della famiglia.
...che ricerca una vita sana.
Fin dalle sue origini la Chiesa Avventista ha rivolto la propria attenzione al valore della salute sottolineando l’importanza di uno stile di vita sano, dall’alimentazione, per la quale ha sempre messo in evidenza i vantaggi del vegetarianesimo, all’attività fisica, dalla cadenza sonno veglia, al corretto uso dell’acqua e di altre risorse naturali. Tramite la stampa di riviste di divulgazione sanitaria, corsi per corrispondenza e altre iniziative desidera offrire conoscenza su quanto può contribuire al benessere, inteso nel senso più ampio del termine: stare bene, sentirsi bene ed essere in pace con sé stessi.
che investe sul futuro
con l’educazione e la formazione.
Una chiesa dinamica:
Ministeri, servizi e attività
I dipartimenti e i servizi sono organismi che trattano tematiche specifiche e quindi operano in modo da completare il servizio pastorale.
Come rappresentato nel diagramma a pag. 63,, ogni comunità offre servizi e svolge attività organizzate in base alla propria vocazione sul territorio e alle risorse di cui dispone. Questa organizzazione è supportata da una serie di iniziative gestite dall’Unione delle Chiese a livello nazionale suddivise per settore di interesse.
Alcune di queste iniziative confluiscono nella Diaconia avventista, un arcipelago di enti e organizzazioni attraverso il quale la chiesa risponde ai bisogni delle persone in ottemperanza ai propri valori guida e nell’adempimento della propria missione. Fanno parte della Diaconia Avventista ADRA Italia, la Fondazione Vita e Salute, la Fondazione Adventum, l’Istituto Avventista, la casa per ferie CasAurora, la casa di riposo Casa Mia, l’Associazione Italiana Scout Avventista, l’Associazione Italiana per la difesa della Libertà Religiosa.
Il principio di intervento in base al quale le chiese cristiane (e quindi anche la Chiesa Avventista) sono impegnate a sostenere le persone nelle loro difficoltà e nel condividere la gioia della vita è derivato direttamene dalle parole del Vangelo. In vari frangenti del racconto della vita di Cristo viene ricordato come il Salvatore del mondo abbia affidato ai suoi discepoli un dovere di tutela e di cura.
“Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro” (Matteo 7:12).
“E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è un discepolo, io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio” (Matteo 10:42).
“Venite, (…) ereditate il regno che vi è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi” (Matteo 25:34–36).
Da questo pensiero nasce la “diaconia cristiana”.
Ed è importante ricordare che la parola “diaconia” dal greco si traduce “servizio”. Questa osservazione linguistica lascia capire quanto il mondo in cui viviamo sia debitore del pensiero cristiano. L’idea di servire gli altri ha plasmato il comportamento cristiano (almeno nelle intenzioni) ed è penetrato nella cultura degli stati democratici nei quali viviamo. Infatti, da esso deriva l’idea che lo Stato deve essere al servizio dei cittadini e per questo ha costituito i servizi sociali, i servizi sanitari, i servizi scolastici, i servizi amministrativi, ecc… Se dovessimo tradurre tutti questi appellativi in greco dovremmo usare la parola “diaconia” appunto. Insomma, nei fatti la nostra società è impregnata del pensiero cristiano, anche se ne respinge l’ideologia. Ma questo non è per forza un male!
CATECHESI
(SCUOLA DEL SABATO)
Si occupa della formazione spirituale e teologica attraverso una catechesi adatta alle varie fasce d’età: bambini, ragazzi, giovani e adulti. Esistono per questa formazione degli ausili per lo studio e l’approfondimento personale della Bibbia.
DIACONIA LOCALE
Durante le riunioni religiose, i diaconi si occupano del servizio di accoglienza, della raccolta delle offerte e del servizio d’ordine. Al di fuori delle funzioni religiose hanno anche il compito della cura pastorale della comunità e di coltivare i contatti con le persone in difficoltà: persone anziane, persone sole, malati.
MINISTERI PER LE PUBBLICAZIONI
Collabora con le Edizioni ADV per la scelta di nuovi libri, la diffusione delle pubblicazioni a stampa, la visita agli abbonati alla rivista Vita & Salute e il settore di promozione e vendita porta a porta.
MINISTERI FEMMINILI
Dedicato ai bisogni spirituali ed emozionali delle donne ha come missione il loro inserimento e la valorizzazione del loro apporto nella missione della chiesa. Inoltre, offre sostegno alle donne ferite in seguito a divorzio, violenza o condizioni di solitudine e isolamento. Vengono promosse iniziative, seminari, congressi e ritiri spirituali.
MINISTERI PERSONALI
(ATTIVITÀ MISSIONARIA)
Organizza varie iniziative pratiche per la diffusione dei principi e della speranza legati al messaggio di Gesù Cristo. Fornisce supporti teorico pratici affinché i credenti possano testimoniare della propria esperienza di fede in modo rispettoso ed efficace.
DIPARTIMENTO COMUNICAZIONI
ENTE VOCE DELLA SPERANZA
L’Ente Voce della Speranza è un ente ecclesiastico senza scopo di lucro e con finalità missionarie, di culto, di evangelizzazione e di educazione cristiana. In particolare, si occupa della predicazione e diffusione del messaggio della Parola di Dio. L’Ente Voce della Speranza trasmette valori per la difesa della vita, la promozione di una sana coscienza sociale, di una riscoperta dei valori etici, morali e spirituali, oltre alla realizzazione di programmi educativi, culturali e di assistenza.
DIPARTIMENTO EDUCAZIONE
L’obiettivo è preparare i giovani a una vita piena. Il Dipartimento è responsabile della supervisione, coordinamento, promozione, formazione e del controllo qualità del sistema educativo avventista. Inoltre, ha il compito di garantire che la filosofia dell’educazione avventista e l’integrazione tra fede e apprendimento siano parte della formazione accademica degli studenti nelle istituzioni educative. Infine, in collaborazione con i Ministeri Avventisti per la Gioventù, offre un supporto per lo sviluppo della fede degli studenti avventisti che frequentano scuole e università pubbliche.
DIPARTIMENTO AFFARI PUBBLICI E LIBERTÀ RELIGIOSA (APLR)
Promuove e sostiene la libertà di religione e di coscienza per ciascun individuo. Crede nella separazione fra Chiesa e Stato e promuove l’affermazione di un modello istituzionale costituito da organizzazioni laiche e plurali. Mantiene i rapporti con le realtà istituzionali, della cultura e religiose. Difende il diritto degli avventisti a osservare il riposo sabatico in ogni settore della vita scolastica e lavorativa e offre, altresì, la propria consulenza anche ad altre confessioni nella risoluzione di casi legati alla violazione di elementari diritti umani e religiosi. Il Dipartimento vigila affinché nuove leggi e normative non si pongano in contrasto con la libera fruizione di tali diritti.
MINISTERI IN FAVORE DEI BAMBINI (MIB)
I Ministeri in favore dei Bambini si propongono di sviluppare la fede dalla nascita all’età di quattordici anni prendendone in considerazione tutte le dimensioni dell’età evolutiva. Offre attività, servizi, iniziative multidimensionali che conducano il bambino a Gesù e ne facciano un suo discepolo camminando giorno per giorno in sua compagnia.
MINISTERI AVVENTISTI DELLA FAMIGLIA
Hanno come missione aiutare le famiglie a crescere nell’amore e a vivere in armonia, come famiglia di Dio. Offrono consulenza per rafforzare le relazioni tra le persone, specialmente nell’ambito del nucleo familiare. Forniscono strumenti utili a favorire una comunicazione efficace, a rendere più saldo l’impegno matrimoniale, a sostenere i genitori nella loro responsabilità educativa.
MINISTERI PER LA GESTIONE CRISTIANA DELLA VITA
Questo ministero di accompagnamento e di orientamento trae origine dal concetto di vocazione cristiana, vissuta come risposta a un dono di Dio, gratuito e immeritato. Dalla concezione olistica della persona che caratterizza la Chiesa Avventista deriva l’idea di una gestione della vita finalizzata alla nascita di un mondo migliore. Tutte le risorse di cui disponiamo diventano strumenti per il perseguimento di questo obbiettivo. La cura e l’uso adeguato del corpo, della mente, del tempo, dei talenti, dei doni spirituali, delle relazioni interpersonali, dell’influsso personale, del linguaggio e dell’ambiente, oltreché delle risorse materiali, rientrano in una gestione cristiana pianificata secondo un progetto che mette Dio al centro.
MINISTERI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE
Ha come obiettivo la promozione della salute in ambito fisico, mentale, sociale e spirituale grazie al contributo dei suoi preziosi volontari, tra cui operatori sanitari professionisti. In collaborazione con la Fondazione Vita e Salute si occupa di informare e sensibilizzare le persone sui corretti stili di vita per prevenire malattie cardiovascolari e tumori. Opera sul territorio con interventi di educazione e promozione alla salute anche attraverso il mensile Vita&Salute.
MINISTERI AVVENTISTI PER LA GIOVENTÙ
Seguire, supportare e accompagnare i giovani nel loro percorso di vita racchiude e rappresenta la missione e la sfida più importante di questo ministero che coinvolge i giovani in attività tese a sviluppare un legame forte e profondo con Dio. Il ministero si rivolge a due fasce di età: Compagnon, dai 16 ai 21 anni, Giovani, dai 22 ai 35 anni. La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno incoraggia i propri giovani a impegnarsi nel servizio, non lasciando nulla al caso, respingendo la tentazione di vivere alla giornata, andando incontro alle opportunità anziché subirle, organizzandosi con ponderatezza per essere, sotto la guida di Dio, protagonisti della loro vita.
SERVIZIO INTERCULTURALITÀ
Costituito nel 2010 il servizio ha come obiettivo la promozione di percorsi d’integrazione tra avventisti stranieri e italiani, facilitando la relazione fra le numerose comunità presenti sul territorio dell’Unione, affinché l’incontro tra culture diverse produca un arricchimento reciproco. Lavora per favorire l’apertura verso le comunità avventiste e verso la società, con una particolare attenzione alle seconde generazioni che cercano faticosamente di costruire la propria identità tra la cultura del paese di origine e di quello in cui stanno crescendo.
2020
Decima
5.038.762 €
Offerte
2.048.382 €
8xmille
1.762.364 €
5xmille
48.232 €
2021
Decima
5.507.275 €
Offerte
1.869.428 €
8xmille
1.773.263 €
5xmille
25.665 €
2022
Decima
5.753.182 €
Offerte
2.560.723 €
8xmille
1.812.490 €
5xmille
25.399 €
Totale complessivo dei fondi raccolti:
2020
8.897.740 €
2021
8.897.740 €
2022
10.151.794 €
L’autofinanziamento delle attività di culto
La Chiesa Avventista fin dalla sua nascita ha sempre interpretato, senza alcuna distinzione, l’attenzione e la cura del prossimo come parte integrante della propria missione. Per questo motivo, prima ancora delle possibilità prospettate dall’8 e 5xmille, parte delle proprie offerte raccolte localmente vengono destinate, oltre che per il sostegno delle sue opere religiose, anche per le altre attività (Diaconia Avventista) in favore dei territori ove le comunità risiedono e per progettualità nazionali.
IL 5XMILLE E L’8XMILLE DESTINATO ALLA CHIESA CRISTIANA AVVENTISTA DEL SETTIMO GIORNO.
Da quando, nel 1986, è stata sottoscritta l’Intesa con il Governo italiano, poi trasformata nella legge n. 516 del 1988, l’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno ha espresso la volontà di partecipare alla ripartizione della 1 “quota pari all’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, liquidata dagli uffici sulla base delle dichiarazioni annuali” .
2 Dal 1990 quindi, come Chiesa concorriamo a questa ripartizione sulla base delle preferenze espresse dagli italiani nella loro dichiarazione dei redditi . Tuttavia, ritenendo che tale assegnazione finanziaria sia un riconoscimento della funzione sussidiaria che la confessione avventista esercita all’interno del tessuto sociale, nel rispetto del principio di separazione della realtà religiosa, espressa dalle Chiese, da quella dell’amministrazione pubblica, espressa dallo Stato, abbiamo scelto di limitare l’utilizzo di questi importi destinandoli esclusivamente ad 3 “interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero” , rinunciando a finanziare le attività di culto che, secondo la nostra opinione, rimangono e devono rimanere a carico dei fedeli aderenti alla nostra confessione religiosa.
Da allora, in linea con questo impegno, utilizziamo l’otto per mille per sostenere attività e progetti di cui rendiamo conto regolarmente, anche per mezzo di queste pagine. Pur ricevendo ogni anno un importo modesto, se paragonato a quello percepito da altre organizzazioni che partecipano alla ripartizione, siamo persuasi di lavorare per la realizzazione di progetti che sono comunque determinanti nella vita dei loro beneficiari. Perciò siamo grati a tutti coloro che scelgono la nostra Chiesa come destinataria dell’otto per mille, consentendoci di proseguire questa azione a beneficio del nostro prossimo.
Successivamente all’introduzione del cinque per mille, un secondo meccanismo di ripartizione adottato dalla Stato italiano per sostenere le organizzazioni non profit, anche la Chiesa Avventista si è dotata degli strumenti giuridici idonei a partecipare a tale ripartizione, destinando tali importi alle opere sociali, umanitarie, culturali, secondo le specifiche indicazioni che la legge prevede per questo contributo.
1 L’otto per mille è un sistema di contribuzione da parte dello Stato italiano introdotto per la prima volta con la legge n. 222 del 1985 di trasformazione del concordato tra lo Stato e la Chiesa Cattolica Romana, così come previsto dall’art. 7 della Costituzione Italiana. Tale sistema è stato poi ugualmente esteso anche a tutte le altre confessioni religiose che hanno stipulato intese, trasformate anch’esse in leggi, secondo quanto previsto dall’art. 8 della Costituzione Italiana. Il sistema dell’otto per mille prevede che ogni singolo contribuente possa scegliere di destinare una parte del prelievo fiscale, l’otto per mille appunto, allo Stato italiano oppure a una delle confessioni religiose titolari di intese con lo Stato. In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce generalmente in proporzione alle scelte espresse. L’Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno è stata la prima confessione protestante, subito seguita dalle Assemblee di Dio, a stipulare nella propria Intesa con lo Stato italiano la partecipazione alla ripartizione della quota dell’otto per mille.
2 L’amministrazione finanziaria dello Stato sulla base delle preferenze espresse, e la ripartizione di quelle inespresse, eroga il contributo di competenza tre anni dopo. Per questo motivo le rendicontazioni iniziano a partire dal 1993.
3 Vedi Legge 516/1988 art. 30 c. 1
Totale finanziamenti impegnati
1.392.545,00 €
Suddivisione per
Ambiti di Intervento
Sociale
40,1%
558.482,00 €
Culturale
28,1%
391.500,00 €
Assistenziale / Sanitario
15,6%
217.725,00 €
Umanitario
14,1%
195.209,00 €
Estero
2,1%
29.630 €
Sociale
558.482,00 €
40,1%
17,01%
95.000,00 €
22,74%
127.000,00 €
18,21%
101.706,64 €
15,18%
84.775,00 €
1,25%
7.000,00 €
17,91%
100.000,00 €
Vallegrande
6,27%
35.000,00 €
Vari
1,43%
8.000,00 €
Culturale
391.500,00 €
28,1%
25,54%
100.000,00 €
15,84%
62.000,00 €
56,07%
219.500,00 €
Vari
2,55%
10.000,00 €
Assistenziale e Sanitario
391.500,00 €
28,1%
11,94%
26.000,00 €
63,49%
138.225,00 €
24,57%
53.500,00 €
Umanitario
195.209,00 €
14,1%
98,62%
192.508,58 €
Vari
1,38%
2.700,00 €
Estero
29.629,78 €
2,1%
100%
29.629,78 €
Ogni credente ha l’opportunità di gestire le risorse che Dio ha messo a sua disposizione per il bene proprio e dell’altro.
Indirizzi
Chiese e gruppi avventisti
Chiese
Gruppi
Indirizzi Istituzionali
ADRA Italia
Lgt. Michelangelo 7, 00192 Roma Tel: 063210757 e-mail: info@adraitalia.org www.adraitalia.org
Casa di Riposo “Casa Mia"
v. E. Curiel 53, 47121 Forlì Tel: 0543400676 e-mail: info@casamiaforli.it www.casamiaforli.it
Ente Ecclesiasico Avventista ADV
v. E.G. White 8, 50139 Firenze Tel: 0555386230 e-mail: info@edizioniadv.it www.edizioniadvshop.it
Casa Per Ferie “Casa Aurora”
v. E.G. White 8, 50139 Firenze Tel: 055416262 e-mail: centro@casaurora.it www.casaurora.it
Ente Voce Della Speranza
Lgt. Michelangelo 7, 00192 Roma; e-mail: info@hopemedia.it
Fondazione Adventum
Lgt. Michelangelo 7, 00192 Roma; Tel: 0639725888 e-mail: info@adventum.org www.adventum.org
Fondazione Vita e Salute
v. E.G. White 8, 50139 Firenze Tel: 0552326289 e-mail: info@vitaesalute.net www.vitaesalute.net
Istituto Avventista Di Cultura Biblica (IACB) “Villa Aurora”
v. E.G. White 8, 50139 Firenze Tel: 055412014 e-mail: info@villaaurora.it www.villaaurora.it
Unione Italiana Delle Chiese Cristiane Avventiste Del Settimo Giorno (UICCA)
Lgt. Michelangelo 7, 00192 Roma; Tel: 063609591 e-mail: info@avventisti.it www.chiesaavventista.it
Ci auguriamo che il lavoro abbia incontrato la vostra approvazione e abbia reso tangibili gli sforzi compiuti nel raggiungimento del mandato evangelico.